Ciau bloggari!Posto un breve racconto scritto per il concorso sul forum diaboliko..:P buona serata e godetevi il presente! =) ..a presto!;D
Ti
ho vista. Eri con lui al supermercato. Odio i supermercati nel periodo
natalizio, ma soprattutto odio te perché eri con lui. Leggevi l’etichetta di un
pandoro. E lui rideva. Non ho capito il motivo di quella fragorosa risata. So
soltanto che siete scomparsi dietro un enorme albero addobbato. Ho cercato di
seguirvi con lo sguardo, ma sono stato bloccato da un’anziana signora. Non
riusciva a leggere il prezzo di un torrone. Ti ho persa per colpa di un
maledettissimo torrone alle nocciole. Lo so, non è vero. Se ti ho persa è stata
soltanto colpa mia. Non sono riuscito a distinguere la realtà dalla finzione.
Avevo vent’anni e pensavo che tu mi avresti aspettato. Ero troppo preso dagli
amici e dal gioco di ruolo dal vivo. Ero impegnato a vivere un’altra vita. So
di aver sbagliato. E’ questa cosa mi irrita. La scorsa settimana ho anche
colpito violentemente una delle pareti della cucina con un pugno. Non sono
riuscito a togliere le macchie di sangue. Così ho appeso una stampa di Kandinsky per coprire il
disastro cromatico. Qualcuno ha notato il mio nuovo acquisto e si è
complimentato. Quanto vorrei poter nascondere quello che provo dietro una
tenda. Credevo di averti dimenticata. Invece ora ti vedo ovunque. Al
supermercato, al cinema, al parco. Ma non avevi cambiato città?Che diavolo ci
fai qui?Basta pensare. Sono finito nella corsia dei giocattoli. C’è anche un
uomo vestito da Babbo Natale. Vorrei urlare che è stupido scrivere lettere e spedirle
in Lapponia. Che lui non è l’aiutante di Babbo Natale. Che è tutta una grossa
bugia. Cerco disperatamente l’uscita e torno a casa. Sono quasi le diciotto e
tutte le strade sono illuminate. Domani sarà il 23 dicembre. La nostra data. Coincidenza?!?
Cinque anni fa abbiamo condiviso ogni singolo minuto di quel giorno. Insieme.
Avrei voluto trascorrere più tempo con te. Conoscerti. Ho detto una stronzata. Nessuno
conosce nessuno. Mai.
Non
faccio altro che pensare a te. Accendo il computer. Mi connetto. Apro la pagina
principale e digito il tuo nome e cognome. Nessuna informazione. Non ti sei
registrata su Facebook. Né su Twitter. Né su Linkedin. Cazzo. Avrai utilizzato
un nickname. Cinque anni fa ne avevi due. Uno l’avevo inventato io. Niente da
fare. C’è soltanto una specie di squinzia con il tuo nome. Seminuda. No, non
sei tu. Avresti potuto inserire i tuoi dati ed iscriverti ad un social network.
Sei la solita asociale.
Ti
ho visto. Con la coda dell’occhio. Eri nascosto dietro ai dolciumi natalizi.
Non ero sola, ero con lui. Cercavo un pandoro con latte fresco. Lui detesta
quello in polvere. Lo scorso Natale non sono riuscita a trovarlo e così gli ho
propinato un comune pandoro. Ho buttato lo scatolo e lui non si è accorto della differenza. Si sa,
sono soltanto fissazioni. Come quelle che un tempo avevi tu. Quel
maledettissimo gioco di ruolo. Che ti rubava ogni secondo della tua vita. Cavolo.
Non riuscivi più a distinguere la realtà dalla finzione. Non hai fatto altro
che recitare un copione. Mi hai lasciata via chat. Hai digitato alcuni caratteri
sulla tastiera e via. Ricordo tutto. L’ultima frase era: “Un giorno ci
rivedremo.” Infatti ti ho rivisto al supermercato. E’ troppo tardi per tornare
indietro. Ho un lavoro. Lui è un mio collega. Mi ama. Non sono mai riuscita a
dimenticarti. Ci ho provato. Sono contenta che tu sia stato fermato dall’anziana
signora. Hai fatto un’opera di bene nella tua vita. Forse incontrerai un’altra
il 23 dicembre. A dir la verità non mi importa. La mia infatuazione per te è
svanita. Come un fiocco di neve ghiacciato. Si è sciolta. Lentamente. Sei
diventato un ricordo che giace nel mio cuore.
23
dicembre. Sono tornato al supermercato. Ho fatto il giro di ciascuna corsia tre
volte. Nulla. Pensavo che il destino ci avrebbe fatto nuovamente incrociare
qui. Questa volta senza vecchiette. Una promoter mi ha guardato e mi ha chiesto
sorridendo: “Posso aiutarla?”. Non ho fatto in tempo ad aprire le mie labbra
serrate. Mi sono ritrovato con tre confezioni di torroncini artigianali nel
carrello. “Ecco cosa cercava!Non si preoccupi con questi ritroverà la magia del
Natale”. Non ho avuto la forza di controbattere. Ho spinto il carrello verso la
cassa veloce. La commessa ha fissato le confezioni e, sghignazzando, ha detto:”Complimenti!Ha
fatto colpo!Guardi un po’..la promoter le ha scritto il suo numero di cellulare
vicino al codice a barre!Auguroni e non la deluda!”. Non ce l’ho fatta a non
sorridere. Un segno del destino?Non lo so, ma non vedo l’ora di chiamarla.