E' una mattina come le altre. Fa freddo e sono al capolinea dei pullman. Siamo in due. Io e un altro. Ad un certo punto il tipo mi guarda e inizia a parlare. Dopo due battute si presenta ed esclama:"Mi ricordo di te!Ti ho vista venerdì sulla corsa..bla bla". Penso:"Sarà un tipo mnemonico, dai..". Saliamo sul pullman. Inizia a parlare in modalità non stop. Mi chiede come mai viaggio tutti i giorni. Beh, non posso mentire dato che scendo prima di lui e la mia fermata lascia poco spazio all'immaginazione. Le domande raddoppiano ad una velocità esponenziale. "Dove hai detto che abiti?" mi chiede all'improvviso. Prontamente rispondo:"Semplice, non te l'ho detto". Mi dice che è sposato ed ha un figlio. Viaggia ogni quindici giorni. Torna in Calabria. Lavora lì, nella sua terra natìa. Sono stanca. Rispondo a monosillabi. Non mi va di dargli confidenza, anche se lui inizia a pretenderla. Decido di entrare in azione. Sposto l'attenzione sulla moglie. "Dunque lei che fa?" sperando che lui la chiami e smetta di parlarmi. Inizia a fare progetti. "Ci vediamo il primo febbraio. Ti terrò il posto" mi dice sorridendo. Lo guardo sconvolta e controbatto:"Tranquillo, non preoccuparti. Mi siedo dove capita.". E' inutile. Lui non demorde. E inizia a parlarmi di statistiche. Il costo degli ombrelloni in estate in diverse località calabresi. "Sei mai stata in Calabria?" mi chiede. "Si, ma poche ore. Spero di tornarci con il mio ragazzo" rispondo. Lui non batte ciglio. "Cavoli, non ha funzionato. Non importa, tra qualche minuto scenderò da questo mezzo di locomozione". Il saluto suona come una minaccia:"Ci vediamo il primo febbraio. Ti aspetto al solito posto!". "Perchè abbiamo un posto, ora?" penso. Scendo dal pullman e respiro. "Bye bye marpions!".
"Domani torna Cicciobello!" mi dice l'autista. "Chi?" chiedo incuriosita. "Il tipo che parla in continuazione. Tranquilla, ti farò salire dietro così non ti darà fastidio" risponde facendomi l'occhiolino.
Salgo. Il tipo è seduto in prima fila. Riconosco la sua voce. E' alle prese con delle signore. Siamo in anticipo sulla tabella di marcia, così facciamo una sosta in prossimità della fermata. Scendo e scappo verso la stazione. Sento il mio nome galleggiare nell'aria. Sarà colpa della paranoia. Alla partenza sento il tipo che chiede all'autista:"E Anastasia?". Scivolo lentamente sul sedile sperando che non mi veda. E' fatta. Anas-Marpione 1-0.
E' martedì. "Sicuramente ieri avrà preso l'altra corsa" esclamo soddisfatta sfogliando il giornale. Ad un certo punto vedo una sagoma che mi ricorda vagamente il marpione. "Anastasiaaaaaaaaaaaaa!Ciaoooooo!Ci siamo rivisti, eh?" mi dice sorridendo. "Ciao, ma non dovevi prendere il pullman ieri?" chiedo incredula. "No, vedi che hai sbagliato. Il venerdì torno qui e il martedì torno in Calabria. Ora che ci siamo andiamo al bar. E' presto. Ti offro un tè, un cornetto..dai.." mi dice abbassandosi il cappuccio. "Non preoccuparti. Grazie, ma non mi va nulla" rispondo. "Sai venerdì ti ho cercata. Ti ho anche chiamata. Correvi verso la stazione. Ti avevo tenuto il posto..". In quel momento ho capito che la mia non era stata una sensazione, ma qualcuno mi aveva chiamato davvero quel venerdì. Inizia a parlare come sempre. Non ce la posso fare. Decido di lanciare un segnale. Lui mi dà l'input. Mi chiede alcune nformazioni e curiosità sulle uova di Pasqua. Ottimo. "Durante il progetto del 2011 un tipo ha chiesto tre uova personalizzate. Una per la moglie e due per le amanti. E' davvero un verme. Non tollero queste cose. Se una persona è sposata ed ha dei figli deve risolvere i problemi in famiglia. Che senso ha comportarsi in questo modo?" gli chiedo guardandolo negli occhi. Lui, in evidente stato di imbarazzo, risponde:"Un mio amico aveva l'amante. Mi disse che costava troppo e infatti dopo un pò ha mollato la spugna...". In ogni caso il messaggio è stato colto. Ha cambiato atteggiamento. Le domande sono diminuite. E la moglie l'ha chiamato al telefono.
"A volte ci si ritrova senza saperlo nella tela del ragno. E' difficile uscirne. Bisogna aggrapparsi delicatamente al filo, allontanarsi dal centro e dirigersi verso l'uscita." Anastasia
Passano gli anni ma la tua calamita è sempre funzionante. Spero che il tizio ora ti lasci in pace. Buon weekend :)
RispondiElimina..ehehe..:P ..ecco perchè a volte è meglio andare in auto xD scherzi a parte, buon weekend anche a te :)
EliminaMamma mia non avevo capito fosse così...ai limiti dello stalking! Certa gente non ha pudore nè senso della misura.
RispondiEliminaHai fatto bene a parlargli in quel modo, sei stata decisa e molto educata.
Spero di non incontrarlo mai io...
Mi sarebbe piaciuto dirgliene quattro, ma sul pullman non si è soli e non mi andava di mettere in imbarazzo gli altri..inoltre lo troverò sempre e ho preferito comportarmi così..il 15 scoprirò se ho fatto bene..:)
EliminaUn bacione :*
Tutte a te capitano!
RispondiEliminaAahaha!
Mo pure Cicciobello.
Attenta, sui treni da Termoli gira Bebi Mia :p
Moz-
..ma daaaaaaaaaai!xD Ora il treno lo prendo solo quando vado a Roma :) Comunque venerdì dovrei rivedere il tipo..non so perchè l'autista lo abbia chiamato Cicciobello...LOL!xDQuesta volta dovrebbe essere tranquillo...male che va..sul pullman c'è anche l'avvocato!:P
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